L’organizzazione dei dati cliente nel Retail

30.05.2023

Uno studio di Minsait in collaborazione col Politecnico di Milano fotografa il livello di digitalizzazione e integrazione dei dati nel commercio al dettaglio.

 

I Retailer e la conoscenza dei consumatori: buoni spunti, ma tanto lavoro da fare

La conoscenza profonda dei consumatori è un obiettivo ormai cruciale. Buona parte dei Retailer ha infatti già dato il via a iniziative per capire il cliente attraverso i dati e costruire un’offerta integrata online/offline. Lo afferma un recentissimo rapporto realizzato da Minsait (Gruppo Indra), multinazionale specializzata in trasformazione digitale e tecnologia informativa, in collaborazione col Politecnico di Milano. Lo studio mostra come le iniziative in materia non manchino, nonostante la strada da percorrere sia ancora lunga.

Al momento solo il 19% del commercio al dettaglio ha raggiunto la cosiddetta vista unica sul cliente; il 62% ha però iniziato a costruire questa preziosa base, anche se solo con una porzione dei dati disponibili. Il 13% deve invece ancora perseguire una vera fusione di notizie e fonti, mentre il restante 6% è rimasto fermo.

Segnaliamo poi come circa un’impresa su tre (su 602 realtà italiane intervistate fra industria, commercio, servizi e istituzioni) non possieda un livello adeguato d’integrazione, in quanto le informazioni sono sparse all’interno di diverse basi dati. Il 66% dei soggetti ha comunque intrapreso un percorso di organizzazione in singole banche o database comunicanti (come CRM e data warehouse).

 

La diffusione dei modelli d’integrazione omnicanale

Il report rileva in ogni caso una tendenza molto positiva: i modelli d’integrazione omnicanale più diffusi tra le aziende Retail sono già parecchi. Spiccano su tutti i seguenti servizi:

  • possibilità di verificare online la disponibilità dei prodotti all’interno dei negozi fisici (70% del campione);
  • servizio di consegna a domicilio degli acquisti effettuati in punto vendita (70%);
  • servizio di ritiro in negozio degli acquisti effettuati in digitale (54%);
  • possibilità di effettuare le spese online anche in store (52%).

I Retailer riflettono quindi sull’importanza del digitale per automatizzare i processi e semplificare l’esperienza del cliente, mentre il settore distributivo è concentrato sulla ‘data strategy’ per utilizzare in modo centralizzato e integrato i dati raccolti. Tutte le imprese si stanno insomma trasformando per abilitare i modelli omnicanale attraverso la gestione collaborativa di stock, ordini e strutture di evasione degli stessi.

 

I software gestionali di Ricci & Caselli

Se nel commercio i dati e l’integrazione tecnologica sono sempre più cruciali, Ricci & Caselli offre già un’ampia gamma di software che accompagnano questa transizione. Soluzioni personalizzate e modulari, sia front-end che back-end, per rispondere alle esigenze di attività di ogni tipo, dal Retail alla Ristorazione, passando per Ho.Re.Ca. e strutture legate al benessere. Applicativi che sono tra l’altro in grado di fornire statistiche e dati di diverse tipologie, in tempo reale.

 

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