Totem e kiosk: una scelta intelligente per contribuire alla sostenibilità ambientale nei punti vendita

24.04.2024

L’imperativo della sostenibilità ambientale nel settore del retail è in costante crescita, sia per rispondere alle normative sempre più stringenti che per soddisfare l’aumentata consapevolezza e interesse dei consumatori verso questioni ambientali. In questo contesto, l’utilizzo di tecnologie come i totem e i kiosk all’interno dei PDV può migliorare la customer experience, contribuire in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività commerciali e tradursi in un vantaggio competitivo con conseguenti opportunità di crescita e di profitto.

 

Meno carta e più interattività

Tradizionalmente, molte attività nei punti vendita richiedevano l’uso di carta per stampare ricevute, coupon o altre informazioni. Tuttavia, l’implementazione di totem e kiosk può ridurre drasticamente la dipendenza dalla carta, consentendo ai clienti di ricevere informazioni digitalmente attraverso schermi interattivi.

 

Efficienza operativa e sostenibilità ambientale: un binomio interessante

L’implementazione di totem e kiosk rappresenta anche una scelta ottimale, ad esempio per trasformare il più classico dei menù in un’esperienza interattiva, dando così la possibilità di pagare direttamente al momento dell’ordine e con un ulteriore vantaggio nello snellimento delle procedure. Il risultato è un incremento dell’efficienza operativa all’interno del punto vendita, riducendo la necessità di personale aggiuntivo per compiti come l’assistenza clienti, l’elaborazione degli ordini o la gestione delle informazioni sui prodotti. Ciò non solo riduce i costi operativi, ma anche l’impatto ambientale legato all’uso di risorse umane aggiuntive e all’energia necessaria per le attività manuali.

 

Raccolta dati per decisioni più sostenibili

I totem e i kiosk possono essere utilizzati per raccogliere dati sui comportamenti dei clienti e sulle preferenze di acquisto. Queste informazioni possono essere utilizzate dai rivenditori per prendere decisioni più informate ed ecologiche, ottimizzando la gestione dell’inventario, personalizzando le offerte promozionali o identificando opportunità per ridurre gli sprechi.
Ad esempio, potrebbero identificare prodotti che hanno una bassa domanda e ridurre la loro presenza negli scaffali per evitare scorte invendute. Inoltre, capire quali sono i momenti in cui si verificano picchi di vendita e pianificare di conseguenza, riducendo il rischio di eccedenze di inventario. Questo approccio aiuta a ottimizzare le risorse e a ridurre gli sprechi, contribuendo a un’operazione più sostenibile.

 

Rendersi irrinunciabili per consumatori sempre più green

Il Barometro Globale dei Consumatori di Toluna ci dice che il 78% degli italiani è attento al proprio impatto socio-ambientale e 7 su 10 tendono ad evitare brand con valori discordanti rispetto ai propri. Inoltre, “se il carovita costringe i consumatori a prestare maggiore attenzione alle spese e rinunciare a quelle ritenute superflue, per i brand la grande sfida è quella di riuscire a valorizzarsi al meglio ai loro occhi per guadagnarsi un posto tra gli acquisti irrinunciabili”, afferma Eliza Frascaro, Head of Research Southern Europe & MEA di Toluna.

 

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